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La giunta regionale vara le linee di indirizzo dell’incentivo “Tecnonidi” e prende atto dell’accordo di finanziamento che costituisce il relativo fondo, individuando la società regionale in house “Puglia Sviluppo” quale gestore del fondo. 
Sono gli atti che precedono la pubblicazione dell’avviso “Tecnonidi”, il più innovativo dei bandi regionali per chi intende avviare o sviluppare investimenti a contenuto tecnologico. Una misura che sarà attivata nel corso dell’estate con procedura online. 

“Tecnonidi” è lo strumento con cui la Regione Puglia offre un pacchetto di aiuti per l’avvio o lo sviluppo di un’impresa innovativa mediante un prestito rimborsabile ed una sovvenzione sia per gli investimenti e sia per i costi di funzionamento. Ha una dotazione di 30 milioni di euro e si rivolge alle piccole imprese di nuova costituzione o operative da cinque anni al massimo che, nel territorio della Regione Puglia, intendono avviare o sviluppare piani di investimento a contenuto tecnologico in una delle aree di innovazione (Manifattura sostenibile, Salute dell’uomo, Comunità digitali, creative e inclusive) o delle “tecnologie chiave” abilitanti individuate dalla Regione Puglia nel documento Smart Specialitation Strategy.
Chi ha già un’idea e vuole industrializzarla trova in “Tecnonidi” lo strumento giusto. E questo vale non solo per le imprese pugliesi, ma anche per aziende di altre regioni o di altri Paesi, purché vogliano investire in Puglia.
L’importo complessivo del progetto imprenditoriale dovrà essere compreso tra 25mila e 350mila euro, di cui massimo 250mila euro destinati ai costi di investimento e 100mila euro destinati ai costi di funzionamento. L’agevolazione per i costi di investimento è pari all’80% dei costi ammissibili ed è costituita da una sovvenzione (40% del totale) e da un prestito rimborsabile (40% del totale). L’agevolazione per i costi di funzionamento è pari all’80% delle spese ammissibili.  
Per tutti i progetti proposti ad agevolazione verrà acquisito il giudizio di esperti indipendenti, di elevate competenze tecnico-scientifiche individuati negli albi tenuti da ministero dello Sviluppo economico e Arti, finalizzato a valutare la possibilità per l’impresa proponente di sviluppare in un futuro prevedibile prodotti, servizi o processi nuovi o sensibilmente migliorati rispetto allo stato dell'arte nel settore interessato. 

 “Tecnonidi – spiega l’assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone – unisce alla creazione di nuove iniziative di impresa, (Nidi appunto) l’elemento dell’innovazione per dare concretezza ad una precisa strategia. L’obiettivo è favorire da un lato l’autoimpiego che è una forma di contrasto forte alla disoccupazione, dall’altro i progetti ad alto contenuto innovativo per incentivarli nella fase iniziale e accompagnarli sul mercato fino all’industrializzazione. Tutto questo perché è l’innovazione il valore aggiunto di qualsiasi merce e di qualsiasi servizio. Ed è l’innovazione che consente ad una merce di arrivare sui mercati e di restarci”.