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Negli ultimi decenni, la presenza delle donne in contesti scientifici e tecnologici è aumentata notevolmente, ma rimane ancora una notevole disparità di genere nella scelta di studi STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) e nell'occupazione in questi campi. Nell'articolo, esploreremo la difficoltà di trovare donne laureate in discipline STEM, nonché l'importanza della presenza femminile in contesti scientifici tipicamente maschili. Inoltre, verranno analizzati i dati statistici relativi all'occupazione manageriale in Italia da parte di donne e alla presenza femminile nei ruoli apicali delle 10 aziende più ricche d'Italia.

Disparità di genere nelle discipline STEM

Le discipline STEM sono tradizionalmente viste come campi maschili, con la presenza femminile ancora nettamente inferiore rispetto a quella maschile. Secondo i dati dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), in molti paesi industrializzati le donne rappresentano meno del 25% degli studenti universitari nei settori STEM. In Italia, solo il 25% degli studenti di ingegneria e il 30% degli studenti di matematica e fisica sono donne. Questa disparità di genere si riflette anche nella scelta di carriera, dove le donne sono meno rappresentate nelle professioni legate alle discipline STEM.

Importanza della presenza femminile in contesti scientifici tipicamente maschili

La presenza delle donne nei contesti scientifici e tecnologici è importante non solo dal punto di vista della parità di genere, ma anche per l'innovazione e la diversità di pensiero. Le donne portano prospettive e idee diverse a questi campi, contribuendo a un'ampia gamma di soluzioni e approcci innovativi. Inoltre, la presenza di donne nei team di lavoro ha dimostrato di migliorare la collaborazione e la produttività.

Occupazione manageriale delle donne in Italia

L'occupazione manageriale in Italia è un settore ancora dominato dagli uomini, con una scarsa rappresentanza femminile nei ruoli apicali delle aziende italiane. Tuttavia, ci sono alcuni dati che suggeriscono un lento ma costante miglioramento della parità di genere nella gestione aziendale in Italia. Secondo i dati dell'Istat, nel 2020 la percentuale di donne impiegate in posizioni di dirigente o professionista è stata del 45,3%, in leggero aumento rispetto al 2019 (44,9%). Tuttavia, la percentuale di donne che raggiungono ruoli apicali è ancora molto bassa. Solo il 9,2% dei consigli di amministrazione delle principali aziende quotate italiane è composto da donne, mentre solo il 18% delle posizioni di vertice nelle aziende italiane è occupato da donne.

La parità di genere non riguarda solo la rappresentanza femminile, ma anche la parità salariale. 

Secondo l'Istat, il divario salariale di genere in Italia è del 16,3%. Questo significa che le donne guadagnano in media il 16,3% in meno rispetto agli uomini per lo stesso lavoro. Questo divario salariale può essere attribuito a molteplici fattori, tra cui la segregazione occupazionale e l'accesso limitato delle donne a posizioni di potere e responsabilità. Le discipline STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) sono un settore in cui la presenza femminile è particolarmente bassa. Secondo i dati dell'Unione europea, solo il 33% dei laureati in discipline STEM in Italia sono donne. Tuttavia, è importante sottolineare l'importanza delle donne nel campo STEM e il loro ruolo nella gestione aziendale. Le competenze tecniche e scientifiche acquisite attraverso gli studi STEM sono estremamente preziose per l'innovazione e la competitività delle aziende. 

Inoltre, la diversità di genere in un team di lavoro può portare a una maggiore creatività e ad una migliore comprensione dei bisogni dei clienti. Nonostante la rappresentanza femminile nei ruoli apicali delle aziende italiane sia ancora limitata, ci sono alcuni esempi di aziende italiane che stanno cercando di cambiare questa situazione. 

Secondo i dati della classifica Forbes delle 10 aziende più ricche d'Italia nel 2021, solo due di queste aziende (Luxottica e Enel) hanno una CEO donna. Tuttavia, ci sono alcune aziende italiane che stanno cercando di migliorare la parità di genere nella gestione aziendale, attraverso iniziative come la promozione di programmi di mentorship e di formazione per le donne, e la creazione di politiche di inclusione e di pari opportunità. In conclusione, la parità di genere nella gestione aziendale in Italia rimane una sfida importante, ma ci sono alcuni segnali positivi che suggeriscono un progressivo miglioramento della situazione che dobbiamo sempre continuare a monitorare e rendere più inclusiva.