Con l’insediamento del Comitato di Sorveglianza sono partite ufficialmente le attività dei Fondi strutturali PON “Cultura e Sviluppo” 2014-2020.
Nel dettaglio:
114 milioni di Euro per le imprese che operano nel settore culturale.
Questa è una novità assoluta, per la prima volta verranno destinate risorse a 1.700 aziende del comparto culturale, di cui il 30% del privato sociale.
Tra queste imprese del settore turistico/culturale e culturale si troveranno anche quelle cosiddette industrie culturali e creative.
- 360 milioni di Euro per gli Attrattori Culturali e i Poli Culturali di eccellenza dei quali:
55 milioni di Euro per attività in fase di progettazione avanzata:
- Campania – Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Certosa di Padula, aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Stabia;
- Puglia – area archeologica di Manduria, complesso di S. Maria della Giustizia di Taranto;
- Calabria – Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, museo e parco archeologico di Sibari.
54 milioni di Euro per attività in fase di progettazione preliminare in:
- Calabria – parchi archeologici di Kaulon e Scolacium;
- Puglia – i Castelli Svevi di Bari e Trani, l’area archeologica di Egnazia;
- Basilicata – Museo Archeologico Nazionale di Melfi, il Polo Museale del Materano, le aree archeologiche di Grumento e Metaponto;
- Campania – Reggia e Real Bosco di Capodimonte, parco archeologico di Velia, Reggia di Caserta e Real Sito di Carditello.
77 milioni di Euro per la conclusione di interventi già avviati con il POIn Attrattori 2007-2013 ma non ancora conclusi in:
- Campania – Palazzo Reale e Reggia di Caserta;
- Puglia – Castello di Carlo V a Lecce, Museo Nazionale Archeologico di Manfredonia, il Museo Archeologico di S. Scolastica a Bari, l’ex convento di S. Antonio a Taranto, il Castello Svevo e il Complesso di S. Chiara a Bari;
- Calabria – Castello di Carlo V a Crotone, il Museo Archeologico di Locri;
- Sicilia – Convento di S. Maria del Gesù a Ragusa.
Le risorse rimanenti saranno a favore di ulteriori attrattori culturali da negoziare con le regioni, per l’accrescimento delle competenze, e per l’assistenza tecnica.