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Siamo abituati a considerare l'innovazione come un fenomeno limitato agli ambiti accademici e alle grandi aziende, dove scienziati di élite lavorano per creare nuovi prodotti e tecnologie che apportino benefici. Le questioni sociali, invece, sembrano rientrare nel compito dello Stato e delle organizzazioni politiche. 

Tuttavia, la realtà, soprattutto in Italia, dimostra che le cose stanno cambiando. L'innovazione commerciale non riguarda solo nuovi prodotti, ma soprattutto innovazioni sociali, come i social media che rivoluzionano le relazioni umane, o le piattaforme che integrano servizi nella vita quotidiana. 

Queste innovazioni non sono più appannaggio esclusivo di grandi aziende, ma nascono dalla creatività di piccole imprese e comunità auto-organizzate. Nonostante ciò, l'economia corporativa rappresenta spesso un ostacolo all'innovazione, mantenendo il controllo sui saperi comuni tramite brevetti e proprietà intellettuale. Inoltre, molte innovazioni promosse dalle grandi società non rispondono più alle reali necessità. 

È forse più importante investire in energie alternative e automobili elettriche anziché in modelli di auto più raffinati o nuove collezioni di moda? Dobbiamo valutare se vale la pena continuare a pagare un prezzo elevato in termini di distruzione ambientale e disuguaglianza sociale per soddisfare piaceri consumistici sempre meno gratificanti. 

Lo stato italiano sembra incapace di affrontare i gravi problemi sociali del paese, come la disoccupazione giovanile, la precarietà economica, la carenza di servizi e il degrado ambientale. Inoltre, manca un sistema nazionale di ricerca e sviluppo, e gli istituti di ricerca di eccellenza sono in chiusura.

Comunque, dietro la stagnazione delle istituzioni economiche e politiche, emergono creatività ed energia, soprattutto tra le giovani generazioni. Questi individui cresciuti nell'era dell'informatica e dei social media sono abituati a nuovi modi di comunicare e collaborare. 

Molti hanno avuto esperienze all'estero, dove hanno vissuto nuove forme di socialità e sviluppato un approccio pragmatico all'azione politica. Dopo aver trascorso del tempo nel mondo aziendale, hanno compreso le limitazioni e la mancanza di opportunità offerte da tale ambiente, non solo in termini di autorealizzazione personale, ma anche dal punto di vista etico e della capacità di apportare un impatto positivo al mondo circostante. Queste generazioni vedono l'innovazione sociale come un nuovo modo di fare impresa, un'opportunità di intraprendere progetti che fanno davvero la differenza. 

L'innovazione sociale può assumere diverse forme, dalla creazione di nuovi saperi tecnici e organizzativi alla risoluzione pragmatica dei problemi sociali senza limitarsi a considerazioni ideologiche o politiche

Coinvolge l'impiego di nuove tecnologie e forme organizzative, in cui le relazioni sociali diventano strumenti nell'attività imprenditoriale e le differenze tra vita lavorativa, politica e privata tendono a scomparire. Questo nuovo modo di organizzare l'attività umana, sia nel lavoro che nell'impegno politico, rappresenta un'opportunità per una riorganizzazione necessaria delle relazioni produttive e sociali. 

Attualmente ci troviamo in un periodo di crisi e stasi, dovuto in gran parte alla nostra incapacità di creare una struttura sociale in grado di sfruttare appieno la produttività delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. 

Le fabbriche sono state robotizzate dagli anni '70, ma producono ancora le stesse cose, e nonostante l'avvento di internet negli anni '90, rimane principalmente uno strumento pubblicitario. Siamo ancora imprigionati nel paradigma consumistico, nato negli anni '30 come risposta a una crisi di sovrapproduzione industriale. 

Tuttavia, la nostra crisi attuale è di natura diversa: il paradigma consumistico non solo non può sostenere la nuova produttività derivante dai processi produttivi computerizzati, ma non è più sostenibile dal punto di vista energetico e ambientale. Per andare avanti, dobbiamo ripensare radicalmente i nostri sistemi di produzione, integrando la persona, il riciclo e il recupero come elementi centrali

È improbabile che le nuove idee che ci guideranno in questa impresa provengano dai politici, dagli intellettuali, dai partiti o dalla chiesa. L'innovazione sociale ci mostra una strada diversa, fondata su una moltitudine di iniziative dal basso e sperimentazioni quotidiane.